La salute nel cane anziano secondo due punti di vista: non ha sintomi ossia sta bene e quindi si parla di prevenzione oppure manifesta una malattia e ha dei sintomi e quindi si deve fare una diagnosi.
Nel primo caso il consiglio per una vita longeva e senza brutte sorprese è di effettuare dei controlli periodici che a differenza del cane adulto o giovane avranno cadenza più frequente.
Chiaramente al primo posto restano sempre profilassi e vaccinazioni (vedi le sezioni relative). In secondo luogo si consiglia di fare degli esami ematologici con cadenza annuale o semestrale, per valutare malattie metaboliche e acquisite (EMOCROMOCITOMETRICO E BIOCHIMICO CON ELETTROLITI), che nel caso manifestassero anomalie consentiranno al medico di pianificare degli approfondimenti.
Una valutazione di tipo cardiologico, che prevede visita, ecocardiografia ed ECG e in alcuni casi rx del torace è sufficiente farla una volta e se sani o meno ripeterla secondo le indicazioni del cardiologo.
Un’ecografia addominale ogni sei mesi, un esempio sono i frequentissimi tumori della milza, che presi per tempo si risolvono, mentre quando arrivano con lesioni grandi e milze rotte hanno sempre prognosi da riservata a uno o due anni a secondo del tipo di neoplasia. Oppure nefropatie e neoplasie degli organi interni (purtroppo sono molti).
Come descritto nella sezione ortopedia sarà l’ortopedico a indicare come proseguire in virtù della diagnosi effettuata quando era giovane, o se vi approciate solo adesso a una valutazione ortopedica sarà la diagnosi ottenuta e l’ortopedico a indicarvi le possibili cure.
La seconda situazione, ossia paziente sintomatico, prevede chiaramente un approccio orientato al problema. Più il vostro cane avrà eseguito quanto sopra descritto nei periodi antecedenti e più sarà semplice giungere a una diagnosi, discorso diverso per una cane di cui non si ha alcun dato sanitario, l’iter potrebbe essere lungo e dispendioso.os