insegnare il “seduto” al cane, un metodo classico
Insegnare al cane il comando “seduto” è uno dei primi passi nell’addestramento... continua a leggere
Insegnare al cane il comando "seduto" è uno dei primi passi nell'addestramento di base ed è abbastanza semplice. Ecco una guida passo-passo per insegnare al tuo cane a sedersi:
Passo 1: Prepara i premi
Assicurati di avere a portata di mano alcuni premi gustosi o giocattoli che il tuo cane ama. Questi saranno utilizzati come rinforzi positivi durante l'addestramento.
Passo 2: Scegli il posto
Inizia l'addestramento in un luogo tranquillo e privo di distrazioni. Fai sedere il tuo cane di fronte a te in modo che possa vederti e ascoltarti chiaramente.
Passo 3: Attraimento
Con il premio in mano, fai attenzione a farlo annusare dal tuo cane per attirare la sua attenzione. Poi, lentamente, alza il premio sopra il muso del cane e spostalo leggermente verso l'alto. Questo incoraggerà il cane a seguire il premio con il naso.
Passo 4: Guida il Movimento
Mentre il cane segue il premio con il naso, muovi gradualmente il premio verso l'alto e sopra la testa del cane. Questo farà sì che il cane alzi la testa verso il cielo, portando automaticamente il suo posteriore a terra.
Passo 5: Fai associare la parola al gesto
Appena il cane assume la posizione seduta, pronuncia chiaramente il comando "seduto" e consegnagli immediatamente il premio. Assicurati di premiare immediatamente il comportamento desiderato per associare il comando con l'azione corretta.
Passo 6: Rinforza e Ripeti
Ripeti questo processo più volte, premiando ogni volta che il cane si siede correttamente in risposta al comando. Mantieni le sessioni di addestramento brevi e divertenti, in modo che il cane rimanga interessato e motivato.
Passo 7: Introduci la Parola Chiave
Dopo che il cane ha iniziato a rispondere regolarmente al comando "seduto", inizia a introdurre la parola chiave prima di dare il comando. Ad esempio, pronuncia "seduto" seguito immediatamente dalla guida del movimento con il premio. Questo aiuterà il cane a associare la parola con l'azione.
Passo 8: Pratica in Diverse Posizioni
Una volta che il cane ha padroneggiato il comando "seduto" in un luogo tranquillo, prova a praticare in luoghi diversi e con distrazioni leggere. Questo aiuterà il cane a generalizzare il comando e ad eseguirlo in una varietà di situazioni.
Passo 9: Rinforzo positivo continuo
Continua a rinforzare il comando "seduto" regolarmente durante le attività quotidiane e le sessioni di addestramento. Ricorda di premiare e lodare il tuo cane ogni volta che risponde correttamente al comando.
Seguendo questi passaggi e mantenendo una pratica costante e positiva, il tuo cane dovrebbe imparare rapidamente il comando "seduto" e rispondere con entusiasmo ogni volta che lo usi.
zecca
Rimuovere una zecca è un operazione delicata, come prima cosa devi... continua a leggere
Rimuovere una zecca è un operazione delicata, come prima cosa devi sapere che le zecche portano malattie, vengono trasmesse grazie alla loro saliva, motivo per cui si consiglia di rimuoverle cercando di minimizzare i danni. L’estrazione ha come obbiettivo principale rimuovere la zecca senza spremerla, senza ucciderla, evitando che possa rigurgitare ulteriore materiale inoculandolo nel tuo cane o gatto o purtroppo a volte nella persona.
Alcune zone d’Italia sono endemiche per malattie gravi come l’encefalite da zecche che colpisce l’uomo, mentre più frequentemente trasmettono malattie come la borreliosi o la babesiosi che se diagnosticate per tempo sono facilmente curabili nel cane esattamente come le ricketsiosi nel gatto.
In farmacia vendono delle apposite forcine, hanno una baionetta doppia che si infila tra zecca e cute, una volta arrivati alla base si imprime una rotazione in senso anti orario e si traziona sino staccare il parassita.
Se sei lontano da una farmacia puoi utilizzare delle pinzette, che devono essere sottili, per potersi infilare tra la testa della zecca e la cute, per eseguire la medesima azione di rotazione e trazione.
Ovviamente se la zecca è arrivata al tuo pet o il repellente non agisce più o semplicemente non è stato applicato correttamente, oppure ha subito dei trattamenti successivi che hanno vanificato la profilassi, parlane col tuo veterinario.
Una volta estratta la zecca è importante non buttarla nell’ambiente ma piuttosto in un sacchetto o barattolo chiuso, accertarsi di ucciderla potrebbe non essere sufficiente se siamo di fronte a una femmina adulta piena di uova mature, potrebbe contaminare l’ambiente.
Ovviamente tutti sappiamo come sia semplice proteggere noi stessi, i nostri giardini i nostri figli semplicemente prevenendo la contaminazione sui nostri pet. Esatto con una corretta prevenzione non proteggete solo il cane e il gatto ma voi stessi e i vostri ambienti, questo vale anche per le pulci e altri parassiti.
Ogni anno in ambito farmacologico ci sono delle importanti novità, per continuare a essere aggiornati e protetti rivolgiti al tuo veterinario; sarà lui a proporti il miglior trattamento possibile.
cane e gatto sono carnivori?
I nostri animali da compagnia sono carnivori? Si, cane e gatto appartengono... continua a leggere
I nostri animali da compagnia sono carnivori?
Si, cane e gatto appartengono all’ordine dei carnivori ma in realtà solo il gatto è un carnivoro obbligato, ovvero ha la necessità di assumere un’elevata quantità di proteine; mentre il cane invece è definito come carnivoro opportunista cioè in grado di consumare diversi tipi di alimenti.
La differenza dell’alimentazione nelle due specie può essere riconducibile ad un differente sviluppo evolutivo, più precisamente dipendente dal rapporto con l’uomo; infatti, i cani sono stati addomesticati circa 40.000 anni fa mentre i gatti solo 10.000.
Il rapporto uomo-cane nasce e si basa sulla reciprocità di vantaggi che garantiscono la sopravvivenza, basti pensare ai cani da caccia che garantiscono provvigioni all’uomo e viceversa l’uomo garantisce protezione e un luogo dove vivere al cane.
Il rapporto uomo-gatto invece può essere riconducibile all’epoca degli egizi, dove erano venerati come animali sacri, mentre in occidente i gatti venivano addomesticati per proteggere le coltivazioni, per esempio da topi.
I due tipi di rapporti sono differenti sotto molteplici aspetti, quello più evidente è la durata in termini di tempo che ha determinato lo sviluppo di abitudini alimentari più simili all’uomo principalmente nei cani.
I cani hanno un’ampia abilità onnivora ma ciò non significa che non possano sopravvivere anche come carnivori. In generale la dieta del cane è composta all’incirca da 30-40% di proteine, 40-50% di carboidrati e 20% di verdure.
I gatti sono carnivori in senso stretto, la loro dieta è composta dal 45% di proteine, 45% di grassi e 5% di carboidrati.
Purtroppo, capita frequentemente che i gatti vengano alimentati solamente con carne e pesce credendo sia la dieta più ‘naturale’ possibile, in realtà comporta carenze di elementi nutritivi fondamentali. Se consideriamo i felini o i canini selvatici, essi stessi hanno una dieta molto varia, si nutrono di muscolo, ma anche di cute, visceri di erbivori, annessi cutanei e ossa e cartilagini, insomma divorano tutto delle prede variando valsolo muscolo. Inoltre non disdegnano alcuni vegetali, un esempio comune è la rosa canina.
In conclusione, per alimentare in maniera corretta il proprio animale, sia che si scelga una dieta casalinga o commerciale, bisogna che sia bilanciata (assai dificile da elaborare in autonomia) o rivolgersi a un veterinario nutrizionista.
Paura dei botti e dei fuochi d’artificio
ANCHE IL TUO CANE O GATTO HA PAURA DEI FUOCHI E DEI... continua a leggere
ANCHE IL TUO CANE O GATTO HA PAURA DEI FUOCHI E DEI BOTTI?
Pochi giorni a capodanno, come aiutare in maniera efficace i nostri pet?
Fuochi e botti sono un vero problema, terrorizzano i nostri cani e gatti. A nulla è servito cercare di sensibilizzare gli umani nel ridurre o evitare di fare fuochi e botti. Quindi la cura è semplice, come per molte malattie ed allergie basta de-sensibilizzare i nostri amati pet.
Un modo semplice è sfruttare YouTube, scegli dei video con dei fuochi d’artificio, con audio originale e porta il volume a un livello molto basso, mi raccomando comincia essendo certo che il volume sia davvero molto molto basso. Convinci il tuo pet a stare in zona televisione e offrigli dei premi (biscotti o simili) se ti pare che sia molto tranquillo lascia andare i video. Il giorno dopo dovrai ripetere e aumentare il volume davvero poco, continua a trasformare quel momento in qualcosa di positivo. Ripeti fino a quando il volume sarà simile a quello che terresti per guardare un film, se arrivati a tanto il tuo pet sarà tranquillo potrai salire di volume, ma per pochi attimi e continuando a dare stimoli positivi (biscotti, coccole, gioco). Se ti accorgi di generare stress devi interrompere subito e tornare indietro, abbassare significativamente il volume e ripetere. Meglio andare in progressione molto lenta piuttosto che vanificare il lavoro fatto.
Un esempio pratico: giorno 1 -> metti il volume della televisione a 1 (minimo) seleziona un video o in alternativa usa un telefono o un tablet o uno stereo. Porta il volume a un livello che si possa sentire ma sia basso e non fastidioso, tieni conto che in certi momenti il volume sarà più alto. Lascia andare per circa 20 minuti e nel mentre interagisci in maniera positiva col tuo pet, offri dei premi e coccole.
Giorno 2-> comincia come il giorno prima e dopo le prime interazioni aumenta il volume di in paio di tacche, osserva sempre il tuo pet, se manifestasse timore o reticenza abbassa il volume e ricomincia.
Giorno 3-> ripeti come giorno due aumentando il volume lentamente e osservando sempre il tuo pet.
Continua sino a quando non avrà più alcun fastidio anche a volume alto, dovrà diventare indifferente come quando guardate un qualunque film ad alto volume.
La dieta casalinga per il cane e il gatto è davvero così complessa?
Scopriamo insieme qualche definizione riguardante l’alimentazione e la nutrizione. Innanzitutto, con il... continua a leggere
Scopriamo insieme qualche definizione riguardante l’alimentazione e la nutrizione.
Innanzitutto, con il termine alimentazione si intende la somministrazione o l’assunzione di alimenti indispensabili all’organismo, quindi si riferisce all’atto di mangiare; la nutrizione invece è la scienza che studia l’interazione tra i nutrimenti e l’organismo (ecco perché il veterinario, se specializzato in questo campo, è nutrizionista).
Con la parola dieta si intende la composizione qualitativa di ciò che l’animale mangia mentre la razione è la quantità che l’animale mangia giornalmente.
Il nutrizionista stabilisce un razionamento, cioè l’insieme della dieta e della razione necessari per soddisfare il fabbisogno giornaliero dell’animale.
Per svolgere questo compito è necessario conoscere informazioni riguardanti il singolo alimento e le esigenze alimentari del singolo animale.
Per una corretta alimentazione si prendono in considerazione i fabbisogni dei vari principi nutritivi come: minerali, vitamine, carboidrati, grassi, proteine e acqua.
Il fabbisogno energetico giornaliero è definito come l'apporto di energia di origine alimentare necessario a compensare il dispendio energetico, per mantenere le funzioni vitali. Questa energia sarà necessaria per tutti i processi biochimici dell’organismo.
Il fabbisogno di un alimento è quindi la misura di quanto esso risulta indispensabile in un dato momento.
La nutrizione fa si che cane e gatto possano mantenere un corretto stato di salute e prevenire l’eventuale insorgenza di patologie.
Un animale già malato è importante che segua una corretta alimentazione per evitare un peggioramento delle condizioni (come nel caso del diabete o della pancreatite), impedendo l’evoluzione della malattia, rallentandola o addirittura facendola sparire totalmente.
Ma a cosa servono le sostanze nutritive?
- I carboidrati così come i lipidi (grassi) hanno una funzione strettamente energetica.
- Le proteine forniscono energia ma devono anche sostituire quelle proteine che vengono degradate ogni giorno dal metabolismo dell’animale.
- Le vitamine invece agiscono da coenzimi, cioè coadiuvano l’azione degli enzimi necessari per catalizzare le reazioni chimiche dell’intero organismo.
- I sali minerali sono utilizzati in quei processi che hanno come prodotto finale l’energia.
- L’acqua ha moltissime funzioni: trasforma il cibo in energia, aiuta a digerire e assorbire il cibo, regola la temperatura corporea ed elimina tossine o sostanze tossiche.
È intuitivo che dai nutrienti si ricava energia, l’energia che ogni animale spende giornalmente.
Ps. Le funzioni dell’organismo sono molte e differenti e, questa famigerata energia, ricavata dai nutrienti, le permette tutte!
sai che il pesce può nuocere anche ai gatti?
I nostri amati gatti vanno matti per il pesce, ma se mangiano... continua a leggere
I nostri amati gatti vanno matti per il pesce, ma se mangiano le lische cosa succede? Il pesce crudo va sempre bene?
- Se il pesce è cotto allora le lische sono dure e possono ferire meccanicamente il vostro gatto, a livello della bocca o del tratto gastrointestinale oppure possono ostruire la gola provocando soffocamento. In questo caso bisogna rivolgersi immediatamente al veterinario, seguire le sue indicazioni e tentare di rimuovere al più presto la lisca, per esempio con l’aiuto di pinzette e spesso di un ottica per ingrandire ed esplorare le pliche; il vostro micio sarà molto spaventato quindi cercate di tranquillizzarlo e la vostra tempestività gli salverà la vita! (Se il centro veterinario è chiuso, esiste il pronto soccorso veterinario H24!)
- Se il pesce è crudo allora le lische saranno più morbide quindi facili da digerire per il gatto ma il suo consumo è comunque sconsigliato in quanto può trasmettere parassiti e alcuni tipi di pesce crudo (merluzzo, carpa,acciughe,cozze,vongole e aringa) contengono un’enzima, la tiaminasi, che scompone la vitamina B1.
La vitamina B1 o tiamina è una componente essenziale della dieta del gatto, il suo fabbisogno è molto più alto rispetto a cane o uomo e una sua carenza può determinare problemi neurologici come anoressia, problemi deambulatori, aggressività e crisi epilettiche. Questa condizione però viene provocata solo dal consumo elevato e ripetuto di alcuni tipi di pesce crudo, inoltre il calore (quindi la cottura) distrugge questo enzima.
Le alternative per evitare questi fenomeni rimangono molte, per esempio potreste scegliere del pesce senza lische (nasello) o comprare il pesce surgelato senza lische e abbattuto (l’abbattimento a basse temperature elimina la possibile presenza di parassiti, per esempio l’Anisakis) o scegliere gli alimenti commerciali pensati apposta per i nostri mici!
impugna la mascella superiore a filo dei denti e ruota la testa... continua a leggere
- impugna la mascella superiore a filo dei denti e ruota la testa verso il cielo, obbligalo ad alzare il mento.
- con l'altra mano abbassa la mascella inferiore spingendo dagli incisivi inferiori.
- la bocca si aprirà con poca resistenza.
- mantieni con fermezza la testa rivolta al cielo e lascia cadere la pillola sulla base della lingua.
- chiudi la bocca e tienigliela chiusa per alcuni secondi
- osserva se ha deglutito
luppolo e birra
Sapevi che il luppolo è una molecola potenzialmente tossica per il tuo... continua a leggere
Sapevi che il luppolo è una molecola potenzialmente tossica per il tuo cane? Ebbene si, questa pianta che sicuramente conoscerai per essere un principale ingrediente della birra, provoca gravi intossicazioni che possono portare anche a morte.
Il luppolo è una pianta perenne e rampicante il cui fiore, che appare come una piccola pigna, viene essiccato e utilizzato come uno degli ingredienti principale della birra, la bevanda che molto probabilmente ora sarà al fresco nel nostro frigo.
Purtroppo, è capitato che dei cani curiosi abbiano bevuto della birra appoggiata involontariamente ad altezza dei loro nasi, per poi manifestare dei sintomi che andavano sempre più ad ampliarsi.
Il primo sintomo è il comportamento visibilmente agitato, poi seguito da una salivazione eccessiva e vomito (/nausea) e da una possibile diarrea, mentre parallelamente la temperatura corporea si alza notevolmente, tanto da poter determinare un’ipertermia maligna anche letale.
Se ci si dovesse imbattere in uno dei primi sintomi è necessario chiamare immediatamente il veterinario e seguire le sue istruzioni che ovviamente prevederanno di recarsi al più presto nella struttura veterinaria. Se invece ci accorgiamo che il nostro cane ha anche una respirazione accellerata, le mucose arrossate (per esempio all’interno della bocca) e il naso è molto più caldo e asciutto/secco significa che la sua temperatura è troppo alta e bisogna abbassarla il più velocemente possibile, bagnandolo con acqua gelida e usando del ghiaccio (sarebbe meglio coprire il cane con un telo sottile per evitare le ustioni da freddo) , per poi immediatamente portarlo dal veterinario (sempre mantenendogli addosso più ghiaccio possibile).
Questi sono alcuni dei tipici sintomi causati da un’intossicazione alimentare però prima di allarmarsi dobbiamo ricordarci che l’intossicazione dipende oltre che dall’ingestione dell’alimento tossico, anche dalla sua quantità, cioè dalla dose ingerita.
La molecola del luppolo responsabile di tutto ciò non è ancora stata individuata, si conoscono solo gli effetti deleteri di questa pianta, quindi il mio scopo è quello di informarvi che oltre agli alimenti tossici quali cioccolato e uva, di cui tutti noi ne abbiamo sentito parlare almeno una volta nella vita, si va ad aggiungere anche il luppolo, perciò come siete sempre riusciti ad evitare i due pilastri potrete riuscire ad evitare anche questa pianta apparentemente innocua.
colpo di calore, quando il caldo uccide
Il caldo uccide? Cos’è un colpo di calore? Si tratta di una... continua a leggere
Il caldo uccide? Cos’è un colpo di calore?
Si tratta di una condizione medica frequente durante i mesi caldi che affligge cani e gatti, è sicuramente molto più frequente nei cani e molto di più nei brachicefali. Partiamo dai sintomi per imparare a riconoscerlo. Affanno, salivazione, mucose più scure del solito (mattone o bluastre), difficoltà a stare in piedi, atteggiamento stuporoso, temperatura rettale oltre i 39,8/40 gradi, vomito e/o diarrea, tremori.
I cani non sudano e usano la bocca e la lingua come radiatori insieme alla respirazione, da qui viene facile capire che i brachicefali ( muso corto) hanno maggior probabilità di subire un colpo di calore ( ipertermia maligna). L’evoluzione del colpo di calore se non gestito purtroppo è il decesso.
Cosa fare se si è lontani da un pronto soccorso veterinario? Innanzitutto lo scopo è di far scendere la temperatura corporea, bagna il pelo con acqua fredda, bagna tutta la superficie corporea, l’interno coscia e il sotto ascella, puoi usare dei panni bagnati che cambi ogni 2/4 minuti, se hai un termometro misura la temperatura rettale e continua fino a che non torna intorno ai 39 gradi. Se hai una vasca o sei al mare puoi immergere il corpo del cane, dovrai reggerlo. Se sei in montagna ( poco probabile) immergere nell’acqua gelida potrebbe essere troppo, bagnalo soltanto. Offri acqua fresca, non forzarlo a bere ma puoi bagnare la lingua e le labbra. Spostalo immediatamente in una zona ombreggiata e più fresca fresca possibile, se c’è un ventilatore o aria condizionata meglio ancora. Se ha pelo lungo e folto usa pure dei siderini (ghiaccioli da trasporto). Appena possibile portalo in un centro veterinario.
Come prevenire il colpo di calore:
Evita di tenerlo al sole nelle ore calde, non lasciarlo in auto senza aria condizionata neppure due minuti se è sotto il sole, offri acqua fresca spesso, se hai in mente lunghe passeggiate organizza ripetuti riposi all’ombra e in zone ventilate. Adegua le attività alle caratteristiche del tuo pet. Per esempio un bulldog sovrappeso non tollera il calore e non sa gestirsi in condizioni estive, un meticcio cresciuto al sud si sa regolare benissimo da solo, anche se hai un cane atleta non pensare di poterlo portare a correre mele ore più calde e così via.
come prevenire alcune malattie annunciate, lo studio radiografico
“I malanni fisici sono le tasse applicate a questa vita disastrata; alcuni... continua a leggere
"I malanni fisici sono le tasse applicate a questa vita disastrata; alcuni vengono tassati di più, e altri di meno, ma tutti dobbiamo pagare qualcosa." (Gilbert Keith Chesterton). Il pensiero di pagare non piace a nessuno eppure il dolore, gli acciacchi e Tartrosi sono spesso un male inevitabile, un costo sociale per l'uomo e una vera sofferenza per chi ne è afflitto, cani e gatti inclusi. Prevenire è il motto di molte campagne mediche e proprio per questo noi ortopedici veterinari non facciamo differenza.
L'ambizione massima è quella di aiutare i nostri pet a non incorrere nelle tragiche conseguenze di displasie d'anca, gomito e ginocchio che sono così frequenti. Come medici siamo chiamati ad applicare dei protocolli diagnostici preventivi fin dalla giovanissima età con l'ambizione di far crescere il più sano possibile il nostro assistito. In primo luogo non esiste un cane o un gatto che sia completamente esente da patologie su base ereditaria, per le forme ortopediche la razza ci può essere d'aiuto, ci orienta, sia per il cane sia per il gatto. Quali consigli semplici ed essenziali posso dare? In sintesi è corretto dire che le forme di displasia si possano diagnosticare e inquadrare a soggetto adulto, tuttavia è fondamentale riconoscerle prima, diagnosticarle nel cane o gatto in crescita ci permette di aiutarli prima che sia tardi, ci consente di formulare una diagnosi di displasia in fase di crescita e adottare dei provvedimenti che spesso possono essere risolutivi, ma ad una condizione: l'età. Esistono delle finestre temporali da cui non si può prescindere, soprattutto nel cane. Dai 3 ai 4 mesi si possono riconoscere i primissimi segni, magari anche lievi, ma ineluttabili: in questa fascia temporale è possibile applicare tecniche molto poco invasive che possono attenuare in maniera anche risolutiva la stessa displasia e le sue conseguenze,
parliamo di sinfisiodesipubica per il bacino e o-stectomia d'ulna per il gomito. La seconda finestra temporale è quella dai 5 ai 7,5 mesi. Con una pre.
ghiera di non attendere, a 5 mesi precisi conviene indagare i gomiti, proprio perché nella maggior parte delle volte andando oltre, anche solo di due o tre settimane si arriva tardi, ci si trova a trattare dei gomiti che potrebbero essere recuperabili solo in parte. Mentre a 5 mesi è possibile fronteggiare e risolvere la famigerata displasia di gomito (FCP o UAP). Sempre in questa fascia d'età si può comprendere a fondo la prognosi, ciò che sarà, delle articolazioni dell'anca. In questo momento se troviamo quadri che possono divenire gravi displasie d'anca a soggetto adulto allora si opta per una chirurgia risolutiva: la DPO, doppia osteotomia pelvica, che ripristina la normale conformazione dell'articolazione, consentendo una vita sana al giovane cane. Un secondo consiglio è di chiedere sempre una valutazione ortopedica completa, ossia una visita ortopedica a soggetto sveglio e sedato (soprattutto se tra i 5 e i 7,5 mesi) e di pretendere uno studio radiografico completo: sono 4 le radiografie per il bacino, 4 diverse posizioni e sono 2 o 3 quelle per i gomiti. Questo approccio oltre che a individuare e misurare alcuni possibili segni patologici ci permette uno studio dinamico delle anche, ci consente di capire a fondo la dinamica in corso e quindi di poter formulare una prognosi precisa. Una sola radiografia del bacino si usa per convenzione esclusivamente a soggetto adulto, a giochi fatti; mentre nel giovane ci dice poco o niente, salvo non abbia una condizione così drammatica da essere chiara anche solo con una proiezione radiografica singola. Ricorda che facciamo sempre una valutazione preventiva, anche se non c'è alcuna zoppia.