Paura dei botti e dei fuochi d’artificio
ANCHE IL TUO CANE O GATTO HA PAURA DEI FUOCHI E DEI... continua a leggere
ANCHE IL TUO CANE O GATTO HA PAURA DEI FUOCHI E DEI BOTTI?
Pochi giorni a capodanno, come aiutare in maniera efficace i nostri pet?
Fuochi e botti sono un vero problema, terrorizzano i nostri cani e gatti. A nulla è servito cercare di sensibilizzare gli umani nel ridurre o evitare di fare fuochi e botti. Quindi la cura è semplice, come per molte malattie ed allergie basta de-sensibilizzare i nostri amati pet.
Un modo semplice è sfruttare YouTube, scegli dei video con dei fuochi d’artificio, con audio originale e porta il volume a un livello molto basso, mi raccomando comincia essendo certo che il volume sia davvero molto molto basso. Convinci il tuo pet a stare in zona televisione e offrigli dei premi (biscotti o simili) se ti pare che sia molto tranquillo lascia andare i video. Il giorno dopo dovrai ripetere e aumentare il volume davvero poco, continua a trasformare quel momento in qualcosa di positivo. Ripeti fino a quando il volume sarà simile a quello che terresti per guardare un film, se arrivati a tanto il tuo pet sarà tranquillo potrai salire di volume, ma per pochi attimi e continuando a dare stimoli positivi (biscotti, coccole, gioco). Se ti accorgi di generare stress devi interrompere subito e tornare indietro, abbassare significativamente il volume e ripetere. Meglio andare in progressione molto lenta piuttosto che vanificare il lavoro fatto.
Un esempio pratico: giorno 1 -> metti il volume della televisione a 1 (minimo) seleziona un video o in alternativa usa un telefono o un tablet o uno stereo. Porta il volume a un livello che si possa sentire ma sia basso e non fastidioso, tieni conto che in certi momenti il volume sarà più alto. Lascia andare per circa 20 minuti e nel mentre interagisci in maniera positiva col tuo pet, offri dei premi e coccole.
Giorno 2-> comincia come il giorno prima e dopo le prime interazioni aumenta il volume di in paio di tacche, osserva sempre il tuo pet, se manifestasse timore o reticenza abbassa il volume e ricomincia.
Giorno 3-> ripeti come giorno due aumentando il volume lentamente e osservando sempre il tuo pet.
Continua sino a quando non avrà più alcun fastidio anche a volume alto, dovrà diventare indifferente come quando guardate un qualunque film ad alto volume.
Le dita subiscono abbastanza frequentemente dei traumi che implicano la lussazione di... continua a leggere
Le dita subiscono abbastanza frequentemente dei traumi che implicano la lussazione di una o più falangi. Occorre riposizionare prima possibile, se si ècfortunauti i legamenti benché stressati hanno sufficiente competenza e con un po’ di riposo si ottiene la guarigione, altre volte occorre ricostruire i legamenti in ambito chirurgico.
Le dita nel cane e nel gatto hanno ovviamente dimensioni ridotte, il... continua a leggere
Le dita nel cane e nel gatto hanno ovviamente dimensioni ridotte, il trattamento che si rivolge a qualunque frattura è quello di ripristinare l’allineamento delle articolazioni che stanno a valle e a monte del segmento fratturato. Per le dita non sempre è possibile applicare mezzi di sintesi pertanto si applicano bendaggi che spesso sono risolutivi, essendo ossa di piccole dimensioni ma supportate dalle dita vicine e dall’abbondante vascolarizzazione che le avvolge riescono a giungere comunque a guarigione. Sono sicuramente delle ossa che hanno un potere di guarigione diverso da altri segmenti e in particolare comportano dolore al minimo carico, inducendo il cane e gatto a ridurre l’appoggio e il carico su quel dito, favorendo l’inizio della guarigione.
L’artrosi o osteoartrosi OA è un patologia costantemente studiata. In origine il... continua a leggere
L’artrosi o osteoartrosi OA è un patologia costantemente studiata. In origine il suffisso osi stava ad indicare l’assenza di infiammazione, a differenza dell’osteoartrite che col suo suffisso ite denotava infiammazione. In realtà oggigiorno è assodato che l’osteroartrosi è caratterizzata da una infiammazione, di basso grado, sempre presente. L’artrosi è l’espressione, a livello articolare, di alcune malattie che l’hanno indotta o può raramente essere primaria. Alcune forme che fino a qualche anno fa ritenevamo primarie sono divenute secondarie avendone scoperto la causa. Un esempio le incompetenze (volgarmente in medicina umana gli sfilacciamenti) del legamento crociato anteriore, in alcuni cani, pur non evocando macro-instabilità generano una incompetenza articolare che sfocia in artrosi. La comprensione della presenza di un basso grado di infiammazione ha consentito di intraprendere nuove strade terapeutiche. L’approccio moderno prevede di trattare con un metodo multimodale la patologia: controllo del peso; dieta; nutarceutici; fisioterapia; elettro-fisioterapia; antinfiammatori; vaccini monoclonali. La vera vittoria sta nell’evitarne l’insorgenza. Come? Prevenendo tutte quelle cause comuni che la evocherebbero. Nel cane e gatto in crescita è oramai assodata la validità degli studi radiografici precoci, un esempio sono le radiografie eseguita a 5 mesi che consentono di intercettare le forme di displasia di gomito, anca, ginocchio. Se i segni premonitori o precoci sono presenti è possibile attuare strategie, fisioterapiche, mediche e chirurgiche per limitarne lo sviluppo o addirittura curare definitivamente il problema. Alcuni studi dimostrano che nei gatti adulti il 90% soffre di artrosi, benché non sia semplice per un proprietario capire quando un gatto o un cane (più facile) manifesti fastidi articolari o veri e propri dolori. La reticenza al movimento, la corsa a leprotto (coi due arti posteriori usati contemporaneamente) per spingersi, il sedersi o sdraiarsi spesso, il tentennamento nei salti in salita o discesa, o ancor più evidente quando un gatto non salta più in alto di 40-50cm per volta, ossia fatica a saltare su armadi o ripiani più alti, sono tutti segni di marcata sofferenza.
Artrite sta ad indicare come per la poli-artrite (più articolazioni) un processo... continua a leggere
Artrite sta ad indicare come per la poli-artrite (più articolazioni) un processo infiammatorio articolare, le cui cause principali sono autoimmuni e-o infestivo-ttivo. Occorre sempre una tempestiva diagnosi e cura.
tendine di Achille lesioni
Il tendine di Achille, come per noi, è una struttura di dimensioni... continua a leggere
Il tendine di Achille, come per noi, è una struttura di dimensioni contenute ma particolarmente forte, regge l’intero carico dell’arto posteriore. Le rotture di questo tendine impediscono all’arto di reggere il peso, flettendosi e obbligando a deambulare con l’avanpiede a terra (plantigrado). Può lacerarsi in maniera completa ed acuta o progressiva da usura. In entrambi casi richiede sempre un trattamento chirurgico diviso in due parti: la prima atta a ricostruire il tendine, la seconda atta a evitare che il tendine possa essere messo sotto carico per un periodo did tempo che va dalle 3 alle 6 settimane. Questo secondo punto implica di utilizzare dei mezzi di sintesi, placche o fissatori esterni per bloccare l’articolazione del tarso (caviglia) temporaneamente, così facendo il tendine non potrà subire le sollecitazioni dovute al carico e potrà guarire. Cane e gatto non collaborano con stampelle o riposo a letto, motivo per cui occorre una gestione così importante.
Il dolore muscolare più frequente è quello post-attività. Quando si eccede nell’attività,... continua a leggere
Il dolore muscolare più frequente è quello post-attività. Quando si eccede nell’attività, come per noi, i muscoli subiscono dei micro traumi che giustificano il dolore per alcuni giorni dopo l’allenamento, gioco o attività eccessiva. Ovviamente una seconda causa sono i traumi, gli ematomi muscolari. Una terza causa sono le miositi su base immunomediata o parassitaria raramente batterica. Quindi se nella storia recente non ci sono attività che giustifichino il dolore è urgente un controllo medico per approfondire la patologia. (Vedi miosite). Un esempio sono cani o gatti che non riescono ad aprire completamente la bocca per il dolore, va sospettata una miosite dei muscoli masticatori.
Uno strappo muscolare nella maggior parte dei casi si risolve da solo,... continua a leggere
Uno strappo muscolare nella maggior parte dei casi si risolve da solo, discorso diverso per pazienti ipertrofici e sportivi che a fronte di lesioni importatnti possono richiedere soluzioni chirurgiche, la sintomatologia è molto simile a quella del dolore muscolare.
fibrosi muscolare e quadricipite
La fibrosi muscolare è spesso l’evoluzione di una importante contrattura muscolare, must’ultima... continua a leggere
La fibrosi muscolare è spesso l’evoluzione di una importante contrattura muscolare, must’ultima ancora recuperabile. Quando si instaura una fibrosi i rimedi sono parziali e spesso fallimentari, a volte occorre recidere l’inserzione tendine o muscolare per alleviare il dolore evocato. Si tratta della trasformazione patologica delle fibre muscolari in fibre esclusivamente fibrotiche, che non possono più contrarsi o distendersi, m applicando delle forze crescenti e drammatiche sui capi ossei dove si inseriscono, comportando dolore e impossibilità di far funzionare le relative articolazioni.La contrattura del quadricipite è una patologia frequente nei cane gatti in crescita, soprattutto secondaria a fratture del femore. La chirurgia che è al primo posto nell’evocare questa drammatica conseguenza è l’utilizzo di fissatori esterni per riparare le fratture di femore. Si manifesta come una rigidità in estensione dell’arto posteriore. E’ realmente urgente gestirla, trattarla con un’attività fisioterapica intensa, molte volte al giorno. Oppure in maniera spesso risolutiva con il posizionamento chirurgico di ancoraggi per inserire degli elastici esterni per indurre la flessione, in maniera costante nel tempo, come se facesse una fisioterapia costante nel tempo. Da non confondere con le fibrosi muscolari che risultano irrecuperabili occorre riconoscerla immediatamente prima che inizia trasformarsi, per l’appunto, in quest’ultima.
La contrattura muscolare significa il temporaneo contrarsi di fibre muscolari, l’aumento dell’involontaria... continua a leggere
La contrattura muscolare significa il temporaneo contrarsi di fibre muscolari, l’aumento dell’involontaria tensione comporta un importante fastidio o dolore e limitala funzionalità della-e relativa-e articolazioni. E’ una condizione che se presente in piccoli muscoli secondari tende a risolversi da sola, viceversa quando coinvolge grandi strutture come ui quadricipite (vedi sezione dedicata) è fondamentale intervenire tempestivamente per risolverla affinché non degeneri irreparabilmente.