Gastropessi video-laparoscopica (può essere preventiva)
Si tratta di stabilire un contatto definitivo (pessi) tra lo stomaco e la parete addominale, si crea un ponte di tessuto, un uovo legamento, la cui funzione è quella di impedire che lo stomaco possa torcersi su se stesso generando la temuta GDV
Cos’è
Si effettua mediante delle piccole brecce di circa 0,5-1 cm che permettono di inserire delle ottiche e degli strumenti nel cavo addominale. Una volta dilatato l’addome con co2 a bassa pressione il chirurgo procede a creare la passi. Rispetto la tecnica a cielo aperto è decisamente meno fastidiosa per il paziente.La GDV, o sindrome della dilatazione-torsione gastrica, è una patologia grave, un’urgenza reale, dove il tempo è un fattore determinante per la prognosi favorevole ed evitare il rapido decesso. Lo stomaco subisce una dilatazione a cui spesso segue una torsione su se stesso. Sono tutte le conseguenze della torsione e della concomitante dilatazione a determinare lo shock, l’assenza di ritorno venoso, la possibile necrosi gastrica, l’acidosi metabolica, le aritmie, le trombosi. Purtroppo nei casi più gravi la morte può avvenire nonostante la chirurgia (30% dei casi). I fattori predisponenti sono: la taglia ( cane grande) e in particolare alcune razze Weimaraner, Alano, Pastore Tedesco, Setter Irlandese, Bull Mastiff, Bassethound, Akita Inu, Setter, Airedale Terrier, Borzoi. La gastropessi preventiva, ovvero la creazione di un’adesione permanente tra la parete addominale e la parete gastrica, è quindi di fondamentale importanza soprattutto in soggetti a rischio, poiché ne impedisce l’evenienza.
Quando farla
Per tutti i motivi sopraelencati è possibile, in alcune razze e tipologie di cane, attuare la gastropessi preventiva, con tecnica aperta o in Laparoscopia. Nelle femmine è possibile abbinare la sterilizzazione preventiva alla gastropessi preventiva, in una sola seduta operatoria, sia aperta, sia in videolaparoscopia. Idealmente entro il secondo anno di vita. Preventivo significa: prima che avvenga la sindrome GDV, quindi in un paziente sano, per evitare che avvenga in futuro. Ovviamente se fosse già avvenuta una prima dilatazione l’indicazione diventa perentoria. Condizione ancora più frequente è quel paziente che arriva in pronto soccorso con la dilatazione in atto, in quei casi va risolta la torsione (detergere) va effettuata un’abbondante lavanda gastrica e per l’appunto una gastropessi per evitare una rapida e spesso letale recidiva.
Cosa aspettarsi
Si tratta di una chirurgia che viene eseguita in regime di day hospital se preventiva (in giornata). Discorso diverso se viene effettuata dopo che è avvenuta la GDV, in quel caso bisogna capire tutte le conseguenze per comprendere quando e se sia dimissibile il paziente. Alla dimissione il vostro cane sarà sveglio, forse un po’ meno attivo, i farmaci analgesici e spesso oppiacei consentiranno il buon controllo del dolore ma possono lasciare sonnolenza per le prime 24 ore. L’addome sarà stato abbondantemente depilato e qualche residuo di disinfettante potrebbe aver lasciato leggermente macchiato il pelo. Le ferite, 2 o 3, possono variare da 0,5 cm a 1 cm a seconda delle dimensioni del cane. Il dolore legato alla gastropessi può implicare un moderato fastidio alla parete addominale subito dietro l’ultima costa destra, a volte abbinato a un lieve gonfiore.
Gestione post-operatoria
Occorre controllare che non si lecchi o strusci la ferita per almeno 12 giorni in nessuna maniera, può essere necessario applicare un collare elisabettiano. Controllare che non si lecchi la ferita o strusci in alcuna maniera l’addome. Le grandi funzioni organiche (cibarsi, bere, fare i bisogni) devono essere nella norma. Può accadere che per 3-4 giorni non defechi, nel caso è sufficiente dare un po’ di latte (da una tazzina a una tazza a seconda della taglia) per favorire la ripresa della defecazione. Dopo una decina di giorni è possibile far rimuovere i punti (se esterni) o il nodo della intradermica se visibile. Le terapie indicate dal chirurgo possono variare. Sarà importante frazionare i pasti almeno in due o tre volte al giorno. Verranno somministrati farmaci procinetici, a volte antiemetici, antibiotici e analgesici.
Possibili complicanze