Comunemente descritta col termine castrazione.
Cos’è
Comunemente descritta col termine castrazione, significa in realtà l’asportazione chirurgica dei testicoli. Nella tecnica tradizionale si tratta di una incisione cutanea per accedere agli organi, separarli dai vasi e dal funicolo cauterizzandoli con un elettrocauterio a radiofrequenza, o con delle suture, per poi recidere il funicolo spermatico e asportarli. Vengono poi suturati per strati con filo riassorbibile, in genere la cute viene suturata con tecnica intradermica. E’ possibile abbinare l’orchiectomia a una conchectomia, ossia asportazione della borsa scrotale. Nel gatto in genere lo scroto non viene suturato e la breccia guarisce rapidamente per seconda intenzione.
Quando farla
Cosa aspettarsi
Gestione post-operatoria
Occorre evitare corse e salti per le prime due settimane. Occorre controllare che non si lecchi o strusci la ferita per almeno 12 giorni in nessuna maniera, può essere necessario applicare un collare elisabettiano. Le grandi funzioni organiche (cibarsi, bere, fare i bisogni) devono essere nella norma. Può accadere che per 3-4 giorni non defechi, nel caso è sufficiente dare una piccola quantità di latte (da mezza tazzina a una tazza a seconda della taglia) per favorire la ripresa della defecazione. Dopo una decina di giorni è possibile far rimuovere i punti (se esterni) o il nodo della intradermica se visibile, anche se in filo riassorbibile. Le terapie indicate dal chirurgo possono variare.
Possibili complicanze
Le complicanze più probabili sono piccole reazioni dermiche ai fili di sutura, difficilmente si arriva a cedimenti delle suture fino a far riaprire la breccia operatoria (urgenza vera); infezioni di vario grado possono dipendere da leccamenti, lambimenti o altro. Nelle prime ore o giornata se dovesse cedere un punto interno o cedesse la cauterizzazione è possibile incorrere in un emo-addome, emorragia interna, che può avere diversi gradi di gravità, sino a richiedere un nuovo e urgente intervento.
IN ASSOLUTO il rischio più frequente è legato a infezioni a causa di chirurgia-e poco pulita o poco sterile o successiva contaminazione per ferita – ambiente poco pulito. Aderenze interne sono possibili, come per ogni chirurgia addominale e sono tanto più probabili tanto più la chirurgia viene eseguita in maniera poco corretta e-o pulita.
Nel caso in cui residuasse un frammento ovarico all’interno dell’addome si potrebbe avere nuovamente il calore e tutte le conseguenze, pertanto rivolgetevi nuovamente al vostro veterinario per segnalare l’evento.
Sono segnalati alcuni rarissimi casi in cui la borsa ovarica, se non asportata possa diventare ormone secernente riprendendo l’attività come se fossero in calore.
Raramente è possibile che si manifesti incontinenza nel post operatorio, anche se alcuni studi hanno dimostrato che la percentuale di incontinenza nel cane e nel gatto femmina è uguale tra i campioni di popolazione sterilizzata e intera, dimostrando che non dipende dalla sterilizzazione.