testicolo/i ritenuto/i

testicolo/i ritenuto/i

Comunemente descritta col termine sterilizzazione o castrazione per testicolo ritenuto.

Cos’è

Comunemente descritta col termine sterilizzazione, significa in realtà l’asportazione chirurgica dei testicoli(orchiectomia). Nella tecnica tradizionale a differenza di quella laparoscopica (vedi la sezione dedicata) si tratta di una chirurgia cosiddetta a cielo aperto, si incide l’addome lungo la linea alba, para-peniena, per poter accedere alla cavità addominale. Si individuano i dotti deferenti e seguendoli si arriva a localizzare i testicoli che in maniera patologica (anomala) sono rimasti in addome o all’inizio del canale inguinale. Grazie a tecniche con filo e nodi oppure in maniera più moderna con elettrocauterio a radiofrequenza, si cauterizzano i vasi e il dotto deferente, li si separa e si estrae il testicolo per poi ripetere sull’altro lato la stessa procedura. Il nostro paziente, cane o gatto che sia non potrà più produrre spermatozoi e quindi avere cuccioli. Si procede poi alla sutura dei piani peritoneo-muscolari, del sottocute e della cute con fili riassorbibili.

Quando farla

Nel cane e nel gatto i testicoli che in maniera patologica sono rimasti nel cavo addominale senza “scendere” nello scroto possono subire, frequentemente, delle trasformazioni di natura tumorale, divenendo così molto pericolosi se non letali, motivo per cui si consiglia di asportarli chirurgicamente appena possibile, in genere entro l’anno. Non si consiglia di asportarli nel cucciolo per non inibire lo sviluppo dei caratteri secondari legati agli ormoni almeno sino all’anno di età. Un’alternativa poco raccomandabile è quella di monitorare ecograficamente ogni 3-6 mesi a vita.

Cosa aspettarsi

Si tratta di una chirurgia che viene eseguita in regime di day hospital, in giornata. Alla dimissione il vostro cane sarà sveglio, forse un po’ meno attivo, i farmaci analgesici e spesso oppiacei consentiranno il buon controllo del dolore ma possono lasciare sonnolenza per le prime 24 ore. L’addome e la zona inguinale sarà stato abbondantemente depilato e qualche residuo di disinfettante potrebbe aver lasciato leggermente macchiato il pelo. La ferita che può variare da 1 cm a 5 cm a seconda delle dimensioni del cane e-o gatto viene solitamente suturata a livello cutaneo con un filo intradermico, tanto da vedere poco o nulla la ferita. Dopo alcune ore, seguendo comunque le indicazioni dell’anestesista, sarà possibile fornire un po’ d’acqua e del cibo. 

Gestione post-operatoria

Occorre evitare corse e salti per le prime due o tre settimane. Controllare che non si lecchi la ferita o strusci in alcuna maniera l’addome. Le grandi funzioni organiche (cibarsi, bere, fare i bisogni) devono essere nella norma. Può accadere che per 3-4 giorni non defechi, nel caso è sufficiente dare una piccola quantità di latte (da mezza tazzina a una tazza a seconda della taglia) per favorire la ripresa della defecazione. Dopo una decina di giorni è possibile far rimuovere i punti (se esterni) o il nodo della intradermica se visibile, anche se in filo riassorbibile. Le terapie indicate dal chirurgo possono variare.

Possibili complicanze

Le complicanze più probabili sono piccole reazioni dermiche ai fili di sutura, difficilmente si arriva a cedimenti delle suture fino a far riaprire la breccia operatoria (urgenza vera); infezioni di vario grado possono dipendere da leccamenti, lambimenti o altro. Nelle prime ore o giornata se dovesse cedere un punto interno o cedesse la cauterizzazione è possibile incorrere in un emo-addome, emorragia interna, che può avere diversi gradi di gravità, sino a richiedere un nuovo e urgente intervento. 

IN ASSOLUTO il rischio più frequente è legato a infezioni a causa di chirurgia-e poco pulita o poco sterile o successiva contaminazione per ferita – ambiente poco pulito. Aderenze interne sono possibili, come per ogni chirurgia addominale e sono tanto più probabili tanto più la chirurgia viene eseguita in maniera poco corretta e-o pulita.

Nel caso in cui residuasse un frammento di testicolo (ossia un grave errore chirurgico)   all’interno dell’addome si potrebbero avere nuovamente le stesse problematiche.