artrosi

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L’artrosi o osteoartrosi OA è un patologia costantemente studiata. In origine il suffisso osi stava ad indicare l’assenza di infiammazione, a differenza dell’osteoartrite che col suo suffisso ite denotava infiammazione. In realtà oggigiorno è assodato che l’osteroartrosi è caratterizzata da una infiammazione, di basso grado, sempre presente. L’artrosi è l’espressione, a livello articolare, di alcune malattie che l’hanno indotta o può raramente essere primaria. Alcune forme che fino a qualche anno fa ritenevamo primarie sono divenute secondarie avendone scoperto la causa. Un esempio le incompetenze (volgarmente in medicina umana gli sfilacciamenti) del legamento crociato anteriore, in alcuni cani, pur non evocando macro-instabilità generano una incompetenza articolare che sfocia in artrosi. La comprensione della presenza di un basso grado di infiammazione ha consentito di intraprendere nuove strade terapeutiche. L’approccio moderno prevede di trattare con un metodo multimodale la patologia: controllo del peso; dieta; nutarceutici; fisioterapia; elettro-fisioterapia; antinfiammatori; vaccini monoclonali. La vera vittoria sta nell’evitarne l’insorgenza. Come? Prevenendo tutte quelle cause comuni che la evocherebbero. Nel cane e gatto in crescita è oramai assodata la validità degli studi radiografici precoci, un esempio sono le radiografie eseguita a 5 mesi che consentono di intercettare le forme di displasia di gomito, anca, ginocchio. Se i segni premonitori o precoci sono presenti è possibile attuare strategie, fisioterapiche, mediche e chirurgiche per limitarne lo sviluppo o addirittura curare definitivamente il problema. Alcuni studi dimostrano che nei gatti adulti il 90% soffre di artrosi, benché non sia semplice per un proprietario capire quando un gatto o un cane (più facile) manifesti fastidi articolari o veri e propri dolori. La reticenza al movimento, la corsa a leprotto (coi due arti posteriori usati contemporaneamente) per spingersi, il sedersi o sdraiarsi spesso, il tentennamento nei salti in salita o discesa, o ancor più evidente quando un gatto non salta più in alto di 40-50cm per volta, ossia fatica a saltare su armadi o ripiani più alti, sono tutti segni di marcata sofferenza.