L’ingestione di corpi estranei è particolarmente frequente nel cane, perlopiù legata al gioco: sassi, palline, stracci, giochini dei bambini, pezzi di gomma o plastica varia, per arrivare a qualunque cosa possa trovarsi in una pattumiera insieme a cibo. Nel gatto è più frequente che ingeriscano parti di tessuto o fili (arrosto, salame, stringhe del pattume) legati al cibo o vari fili legati al gioco. Questi ultimi (fili e simili) sono detti corpi estranei lineari e sono i peggiori poiché portano a lesionare l’intestino nel versante in cui ha l’inserzione di tutti i vasi sanguigni, portando alla morte di lunghi tratti di intestino. Gli altri corpi estranei sono tanto più pericolosi quanto sono taglienti, spigolosi o della dimensione da poter generare occlusione. Altri corpi estranei molto insidiosi sono quelli solo parzialmente istruttivi, perciò il pet riuscirà ad avere transito fecale e potrebbe ingannare il medico, mentre restando fermo a lungo nell’intestino arriverà a creare un grosso danno. L’ecografia è l’indagine principale quando si sospetta l’ingestione di corpi estranei, associata alle radiografie di addome con o senza mezzo di contrasto.