La frequenza respiratoria nel cane e nel gatto come per ogni essere vivente è in relazione all’attività che si sta svolgendo, alla temperatura dell’ambiente e allo stato emotivo. Quindi è corretto valutare quanti sono gli atti respirato a riposo in condizioni standard, per esempio a casa nella cuccia. Nel cane è più semplice e in condizioni di riposo devono essere inferiori a 20 atti. Nel gatto è molto più variabile, tuttavia durante il sonno dovrebbero essere tra i 9 e i 30 atti minuto. É un parametro molto importante nei soggetti cardiopatici già in terapia per valutare l’efficacia e lo stai della patologia.